La geofisica applicata per i beni culturali
di Paolo Mauriello
I metodi di prospezione geofisica vengono sempre più frequentemente utilizzati nel campo della ricerca archeologica in quanto strumenti validi in linea generale nel campo dei beni culturali. Nel settore specificamente archeologico, offrono infatti la possibilità di diagnosticare la conservazione o meno di strutture sepolte attraverso alcuni metodi tra cui quello magnetico, geoelettrico e il georadar, permettendo così di programmare l’avvio di uno scavo archeologico in profondità. I casi di Cuma e Cerveteri offrono l’esempio di applicazione di questi metodi nel campo della ricerca archeologica.
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