Brevi notizie sulla preistoria del Medio Valdarno
a cura di Roberto Macii
I più antichi ritrovamenti lungo le rive d’Arno risalgono al Paleolitico inferiore e solo successivamente le tracce dell’uomo di Neanderthal. Gli strumenti litici ritrovati in terrazze fluviali risalgono invece alla comparsa dell’uomo moderno, che, migliorato il clima, conquista i territori montani: a questo periodo è attribuito un accampamento rinvenuto in zona Fucecchio. Il Neolitico, periodo della “pietra nuova”, non è rappresentato sul territorio, ma ritrovamenti sporadici di vasellame in selce, diaspro e ossidiana appartengono all’Età del Rame, con lavorazione di metallo per armi, utensili e ornamenti. Alle successive epoche appartengono resti di tre capanne (Cerreto Guidi) e di un insediamento (Capraia e Limite) con ritrovamenti di olle e ciotole, testimonianza dell’attività agricola.
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